BREVE STORIA DI UN MITO FINO AI NOSTRI GIORNI

 

La Lambretta nasce dall’idea di Ferdinando Innocenti, il quale alla fine della seconda guerra mondiale intuisce che uno scooter può avere un interesse popolare. Nella primavera del 1947 viene presentata la Lambretta, frutto del progetto dell’ing. Pier Luigi Torre e del suo studio. Il nuovo scooter ha un’accoglienza tiepida, ma in seguito sarà richiestissima e diverrà l’antagonista della Vespa prodotta dalla Piaggio. La produzione continuerà con successo fino al 1972 con produzioni anche all’estero in Germania, Francia, Argentina, Brasile, Spagna ed India.

La Lambretta è protagonista nelle manifestazioni motoristiche, nei record, ed imprese epiche, in tutti i continenti sponsorizzate dalla famiglia Innocenti, oggi la Lambretta è mantenuta viva e vegeta attraverso gli innumerevoli club di appassionati.

Tra questi il Lambretta Club Triveneto che nasce nel 1996 per la passione di alcuni estimatori della Lambretta che hanno sentito la necessità di far rivivere lo scooter Innocenti. L’idea di fondare un club si è concretizzata molto presto, e già dopo poco tempo il club ha all’attivo numerose iniziative provinciali, regionali e partecipazioni a manifestazioni nazionali ed internazionali. Lo scopo principale del club è di conservare e soprattutto far conoscere nel tempo il mito Lambretta, lo scooter per eccellenza che ha supportato lo stile di vita ed il rilancio sociale degli anni sessanta.

Con il passare degli anni i soci sono aumentati fino a raggiungere la ragguardevole cifra di 390 soci nel 2009; il Lambretta Club Triveneto è membro del Lambretta Club Italia frutto dell’unione di tutti i club lambrettisti regionali, oggi in tutte le regioni d’Italia vi è un Lambretta club attivo che accoglie gli appassionati del mitico scooter. E’ club affiliato alla Federazione Motociclisica Italia (FMI) e tramite il Lambretta Club Italia all’Automotoclub Storico Italiano (ASI).

Il Lambretta Club Triveneto con il suo Notiziario e con il sito internet raggiunge capillarmente soci e non soci informando delle proprie attività.

Con l’ intento di essere attivamente presente sul territorio interregionale sono sorte 6 sezioni, le quali in collaborazione con il Consiglio Direttivo del club sviluppando manifestazioni e raduni.

È nei raduni, nelle mostre e nelle rievocazioni che le persone mature rinverdiscono la memoria del passato ed ai giovani nasce l’interesse per un mezzo di trasporto che è stato di supporto nel lavoro e nello svago per diverse generazioni.